Il Tempo
Artista: Enrico Butti
Anno di realizzazione: 1884
Soggetto: Soggetto funerario
Collocazione: Milano, Cimitero Monumentale, Monumento funebre della famiglia Borghi
Dati tecnici
Tecnica: Scultura a tutto tondo
Materiale: Gesso
Dimensioni: 259x293x277
Stato: Buono
Nel museo: Si
Descrizione
Gesso al naturale per la figura principale del monumento funebre della famiglia Borghi al Cimitero Monumentale di Milano. Come “L’angelo dell’evocazione”, anche il soggetto del vecchio barbuto e alato fa parte del repertorio consueto dell’arte tombale. Il Butti ne offre una versione di grande effetto, ritmata dal torso che si protende diagonalmente fuori delle quinte curvilinee e tese delle ali. Il panneggio è sapientemente mosso, senza eccessi, mentre il busto ha fattezze anatomiche per molti versi analoghe al “Torso di Alcibiade”, anche se forse con una più marcata enfatizzazione. Riassorbita l’esagerazione simbolica e tragica di “Crux, ave spes unica!” del 1881 (presentata all’Esposizione di Brera e pure assai lodata dal Chirtani: 1882, p. 170), il Butti pare qui muoversi nei binari di un eclettismo padrone dei propri mezzi, ancora attento a non scadere nel patetismo. Comincia tuttavia ad affiorare quel senso scenografico che in seguito sarà un dato quasi sempre presente nella sua produzione. Assai infelice è invece la porzione di bassorilievo, che fa addirittura pensare all’aiuto di mani estranee e modeste nell’esecuzione del resto della tomba (un altarino con rilievi, un crocefisso a rilievo).
Bibliografia
De Gubernatis 1889, p. 81 / Moschino 1897-98, pp. 890-891 / Marescotti 1899, pp. 103-113 / Melani 1912, p. 622 / Annoni 1913, p. 51 / Vicini 1914, p. 272 / Ongaro 1927, p. 6 / Prealp. 2-10-
1927, pp. 2, 3 / Simoni 1927, tavv. XXI- XXII / Accetti 1928, p.4 / Ferrari 1928, p. 3 / Carrà 1929, p. 3 / Riv. Vig. 1-11-1931, p. 2 / V. B. 1932, p. 7 / Accetti 19322, p. 7 / Riv. Vig. 31-1¬32, p. 3 / Accetti 1938, n. 8 / Costantini 1940, p. 90 / Piatti 1942, pp. 64-65 / Piceni-Cinotti 1962, p. 607 / Caramel 1972, p. 617 / G. Ferrari, tav. CCXXXIII / Gualdoni 1982, cfr. n. 5.
Altre immagini dell’opera