Giuseppe Buzzi Leone
Viggiù, 14 settembre 1812 – Milano, 29 gennaio 1843
Giuseppe Buzzi Leone, fratello maggiore di Luigi, fin da bambino apprende le tecniche del disegno sotto la guida paterna e, trasferitosi giovanissimo a Milano, studia all’Accademia di Brera dal 1833.
Già in questi primi anni il suo stile si caratterizza per una sensibilità romantica e per una predilezione per il reale ed i soggetti svicolati dai canoni formali scolastici. Si perfeziona poi a Parigi, dove si fa presto notare per le sue rappresentazioni realistiche di animali, studiati dal vivo nei serragli di bestie al Jardin des Plantes et d’Acclimation, ritraendoli con perspicace verismo, raro in quell’epoca di convenzionalismo artistico. Espone al Salon degli Artisti Francesi, ottenendo un grandissimo successo di pubblico e di critica. Dopo cinque anni trascorsi in Francia decide di tornare in Italia; gravemente ammalato, si spegne a Milano nel 1843.
I suoi lavori, che spaziano dai bronzi alle terrecotte, dai gessi alle cere, dal tutto tondo al bassorilievo, sono notevoli esempi di stile impressionista, hanno cioè la capacità di far rivivere dinanzi allo spettatore le belve nei loro ambienti e nei loro movimenti, attraverso un’esecuzione corretta e spontanea. Tra le sue opere più importanti si ricordano:
- Due Mucche
- Leone che sta divorando un’aquila
- Il leone
- La lotta di una tigre col toro
- Leone che lotta con una tigre